Image

Martin Lutero

Martin Lutero nacque a Eisleben, in Sassonia, nel 1483. Compiuti gli studi di legge, entrò nel 1505 nel convento degli Agostiniani e fu ordinato sacerdote nel 1507. Monaco scrupoloso, di temperamento impulsivo, per quanto moltiplicasse i suoi sforzi per raggiungere la pace dell’anima nella preghiera e nella meditazione, non trovò soluzioni alle sue crisi spirituali. Egli era convinto che gli uomini fossero destinati alla dannazione eterna; era stato educato a considerare Dio come un giudice terribile e di conseguenza, ai suoi occhi, nessuno poteva essere giusto.

Da Dio gli uomini devono aspettarsi solo il castigo per i loro peccati e la conseguente punizione in terra con malattie, carestie o guerre e, dopo la morte, con eterne sofferenze. Conseguita nel 1512 la Laurea in Teologia, ebbe l’incarico di professore di Sacra Scrittura all’Università di Wittenberg. Cercò una risposta ai suoi problemi interiori nella lettura e nella meditazione degli scritti di San Paolo e Sant’Agostino. Nella Lettera ai Romani interpretò il testo sacro con una visione amara e negativa dell’essere umano del tutto simile a quella che personalmente aveva maturato: l’uomo ha una irresistibile tendenza verso il male; l’eredità del peccato originale ha completamente cancellato nell’uomo ogni capacità di attuare il bene e gli impedisce di rispettare i comandi di Dio, quindi non è possibile essere salvati sulla base dei propri meriti e delle opere buone perché, fin dalla nascita, gli uomini tendono verso il male.

Solo la crocifissione di Cristo ha cancellato le conseguenze del peccato originale, il castigo per il peccato si è riversato sul Figlio di Dio. La salvezza ci è stata gratuitamente donata da Dio; l’uomo, per aver parte a questa salvezza, può solo aver fede nel fatto che Gesù Crocifisso l’ha salvato. La salvezza è un dono da accogliere con gratitudine e fiducia. L’uomo dopo la morte non ha bisogno di essere purificato in Purgatorio e e le indulgenze per aiutare tale purificazione non hanno alcun significato.

Nel 1517 Lutero espose le proprie idee in un testo contenente 95 tesi. Il Papa Leone X mandò una bolla di scomunica a Lutero, ma questi la bruciò nella piazza pubblica e non ritrattò mai le sue convinzioni contro la Chiesa. Tali teorie si divulgarono e furono accolte in tutta l’Europa Settentrionale anche per merito della diffusione della stampa; la Bibbia fu il primo libro stampato e Lutero lo tradusse in tedesco nel 1534. Nel 1525 Lutero sposò una monaca; visse sempre combattendo per affermare le sue teorie ma nell’ultimo periodo della sua vita cedette agli eccessi nella critica e disprezzo di chi non si convertiva, come gli ebrei e anche per ogni forma di Martin Lutero. Si ammalò gravemente e morì nel 1546.

La Dottrina di Lutero si differenzia da quella cattolica per i seguenti punti: La salvezza è un dono divino e si ottiene con la sola fede; Le indulgenze non sono necessarie; La Bibbia è l’unica fonte della dottrina cristiana; ognuno con l’aiuto della fede è in grado di interpretarla; Il Purgatorio non esiste; Il sacerdozio universale, secondo cui ogni cristiano può essere in contatto diretto con Dio; Il culto dei Santi e di Maria non è accettato perché ogni cristiano può essere in diretto contatto con Dio; I Sacramenti sono due: il Battesimo, che ci redime dal Peccato Originale, e l’Eucarestia, che ci permette di ricevere il corpo di Cristo. Non è offerta l’Ostia consacrata, ma il semplice pane e vino; Per la Chiesa Cattolica invece: La salvezza va cercata anche con le opere e con grande impegno; Le indulgenze aiutano nella purificazione delle anime; La Bibbia è una delle fonti della dottrina cattolica, insieme al Magistero e alla Tradizione; Le anime dei morti scontano nel Purgatorio la penitenza per i loro peccati prima di essere accolte in Paradiso; I sacerdoti sono gli intermediari tra gli uomini e Dio; I Santi e Maria, se pregati con fede, intercedono per noi presso Dio; I Sacramenti sono sette: Battesimo, Eucarestia, Costernazione, Riconciliazione, Ordine Sacro, Matrimonio e Unzione degli Infermi.

Nel periodo storico in cui visse Lutero la Chiesa aveva aspetti molto rigidi e spesso si interessava più al suo potere temporale che a quello spirituale. Si intrometteva sovente nelle questioni politiche dei singoli Stati e i Sovrani si servivano della Chiesa per i propri interessi. La Fede è un dono divino che ci dà gioia e forza e spetta a noi accoglierla, mantenerla e accrescerla con la nostra volontà e le nostre azioni. I sacerdoti, i Vescovi e il Papa hanno il dovere di aiutare i fedeli a coltivare la loro fede e ad amare il loro prossimo come ci ha insegnato Gesù. Le lotte di religione sono ingiuste, nessuna religione, in nome di Dio, può insegnare la violenza.

di Davide Rebagliati - impaginato da Benedetta Iebole